Napoli - Santa Lucia al Monte
Santa Lucia al Monte fu il primo dei conventi dei Frati Conventuali riformati, detti Barbanti, che si aggregò alla riforma alcantarina, rendendo così possibile la fondazione degli Alcantarini spagnoli a Napoli e il passaggio dei Barbanti alla riforma di San Pietro d’Alcantara. Fu il convento centrale degli Alcantarini napoletani e tra le sue mura vissero numerosi santi religiosi, a cominciare da San Giovan Giuseppe della Croce, che vi morì nel 1734. Alcuni di questi eroi della spiritualità francescana hanno trovato definitiva sepoltura nel monumentale Sacrario dei Servi di Dio.
La chiesa fu frequentata anche da Santa Maria Francesca delle Cinque Piaghe, la quale quotidianamente vi ascendeva dai Quartieri per ascoltare la messa, fare le sue devozioni e confessarsi dal suo padre spirituale.
Alla porta di questo convento Padre Berardo bussò il 16 agosto del 1859 per essere accolto come chierico tra i Frati Alcantarini. In questa casa religiosa ricevette l’ordinazione diaconale nel 1865 e il 16 febbraio 1866 venne ordinato sacerdote da Monsignor Mariano Ricciardi. Venne successivamente eletto guardiano del convento nel 1913. Il 14 febbraio 1914 venne nominato, dal definitorio generale, Custode della provincia alcantarina di Napoli.
Nel 1929 le spoglie mortali del Servo di Dio vennero traslate nella parete adiacente la cappella di San Pasquale, dove tuttora riposano. Sulla tomba fu posta questa lapide: “Qui riposano le spoglie mortali del Servo di Dio Padre Berardo Atonna, sacerdote professo dell’Ordine dei Frati Minori. Specchiato asceta e illuminato direttore di spirito nato in Sarno il 1 luglio 1843 morì in Napoli in fama di santità il 4 marzo 1917. Con l’intervento dell’E.mo Cardinale Alessio Ascalesi Arcivescovo di Napoli e degli ufficiali della reverendissima curia furono qui trasferite e canonicamente depositate nel giorno 27 ottobre 1929”.