Parrocchia di San Michele Arcangelo
Nella parrocchia di San Michele Arcangelo, in Episcopio, Padre Berardo ricevette il battesimo, la cresima e l’eucaristia. La chiesa è un gioiello di arte, le cui origini risalgono al 1066, quando mons. Riso, su ordine di Papa Alessandro II, ne avviò la costruzione sulle rovine di un antico tempio preesistente, dedicato al culto di San Michele Arcangelo. L’attuale sontuosa e imponente cattedrale fu voluta nel 1625 dal vescovo Stefano Sole di Castelblanco, che la fece ricostruire ex novo, a una sola navata e otto cappelle laterali, ricche di statue e dipinti. La prima cappella a destra fu impreziosita da un altare in marmo per opera dello zio di Padre Berardo, Don Antonio Atonna, canonico della cattedrale. Nel 1694 Mons. Nicola Antonio De Tura, vescovo di Sarno, la impreziosì con la quadreria: una serie di pregevoli tele dovute al genio di Angelo e Francesco Solimena, che decorarono il cassetto con scene legate alla figura dell’arcangelo San Michele. Le tre tele misurano circa settanta metri quadri ciascuna e sono circondate da altri diciotto quadri, di minori dimensioni, di Carlo Tucci di Gravina, collaboratore del Solimena.
Attigui al Duomo si trovano il settecentesco palazzo vescovile e la Congrega del SS. Sacramento. Questa chiesa è tutta piena di ricordi di Giuseppe Atonna bambino e adolescente, giovane studente francescano e poi sacerdote. Qui celebrava la messa ogni volta che visitava i suoi familiari e tra l’altro vi celebrò le nozze della sorella Rachele con Michele Odierna