Beata Serafina Micheli
Beata Serafina Micheli, nacque ad Imer (Trento) il 12 settembre 1849 da Domenico e Annamaria Orsinger e venne battezzata con il nome di Clotilde il giorno successivo nella parrocchia dei Santi Pietro e Paolo. Fin da bambina manifestò una grande sensibilità verso i valori religiosi che andò progressivamente maturando e concretizzando in una profonda esperienza di fede e di carità. Visse i primi 18 anni della sua vita, dal 1849 al 1867, a Imer. Il 2 agosto 1867, mentre svolgeva le pulizie nella chiesa parrocchiale, ebbe una visione della Vergine che le chiese di impegnarsi nella fondazione di un istituto religioso che avesse come scopo quello di adorare la SS. Trinità “come lo adorano gli Angeli” e di diffondere nel mondo il suo amore materno. Da quel momento la Beata percorse molte città per trovare un aiuto per la fondazione del nuovo istituto. Nel gennaio 1891 dopo varie peregrinazioni giunse Piedimonte d’Alife, Qui nel convento degli Alcantarini sul monte Matese dimorava padre Berardo Atonna, già all’epoca ritenuto santo. Fu proprio padre Berardo che mise in contatto Clotilde con altre giovani di Caserta, tra cui Rosa e Luisa Piazza e Filomena Scaringi, sue penitenti, al fine di realizzare una catena di preghiera e così discernere la volontà di Dio circa la nuova istituzione. Il 28 giugno del 1891 ebbe luogo la vestizione delle prime suore degli Angeli a Briano (Caserta). Clotilde assunse il nome di Suor Maria Serafina del Sacro Cuore. Instancabile fu il suo impegno per la fondazione e lo sviluppo dell’istituto. Di fronte ai non pochi problemi che le causarono amarezze e sofferenze, il suo atteggiamento fu sempre ispirato all’umiltà, alla pazienza e alla comprensione: in tutto ciò cercò sempre la gloria di Dio. Logorata dalla fatica e consumata dalla malattia, si spense santamente il 24 marzo 1911 nel convento di Faicchio (Caserta). È stata beatificata da Benedetto XVI il 28 maggio 2011. Il suo corpo si venera nel Convento del Carmine in Faicchio.