Suor Serafina del Sacro Cuore
Suor Serafina del Sacro Cuore.
Nacque a Napoli nel 1876 dalla nobile famiglia dei De Liguori di Presicce, che al battesimo vollero chiamarla Matilde. Sin da fanciulla ebbe l’anelito verso la santità. Padre Berardo Atonna, le fu guida nell’ardua ascesa verso Dio. E questo finchè la sua sete di nascondimento e di immolazione non la portò a dare se stessa all’opera nascente del Carmelo ai Ponti Rossi. Fu la prima compagna della fondatrice Maria Teresa del Bambinello Gesù, sorella dellla Beata Giuseppina di Gesù Crocifisso Catanea.
A trentacinque anni lasciò gli agi della casa paterna per andare a vivere con la fondatrice dell’opera del Carmelo ai Ponti Rossi, in una piccola stanzetta, presa in pigione presso le suore Betlemite di Santa Maria ai Monti. Quando finirono le ostilità e le incomprensioni degli uomini, il Carmelo ai Ponti Rossi, con beneplacito della Santa Sede, aprì le porte alle prime dodici Carmelitane che ricevettero l’abito nel 1932: Matilde fu una delle prime e, nel giorno della vestizione, cambiò il suo nome in suor Serafina del Sacro Cuore e fu veramente un serafino d’amore. Sentiva risuonare nel suo animo la voce di Santa Teresa d’Avila, che le alimentava il fuoco dello zelo per la salvezza delle anime.
Volle offrirsi vittima per la salvezza delle anime e l’ultima volta che potrà inginocchiarsi fu il giorno della sua professione religiosa. Il Signore aveva accolta la sua preghiera: la voleva Carmelitana crocifissa con lui, sulla croce, per associarla all’opera della redenzione per la salvezza delle anime. Soffrì di un’artrite deformante per ventitre anni. Un giorno la suora infermiera le chiese: “ Madre, volete che preghiamo affinché il Signore accorci queste sofferenze?” Ah! No , rispose, facciamo la Santa Volontà di Dio fino all’ultimo.
Morì il 3 marzo 1956 nel Carmelo ai Ponti Rossi in Napoli